Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo

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Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo

Piazza Duomo 1 Montecompatri

Orari Messe

  • Lunedì-Venerdì:
  • Sabato:
  • Domenica e Festivi: 10:30, 18

Info

Le Origini e lo Sviluppo

La storia della Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo è strettamente legata al castello di Montecompatri. La sua ubicazione originaria suggerisce che la chiesa fosse parte integrante del castello stesso. Alla distruzione del Tuscolo nel 1191, molti dei suoi abitanti si trasferirono nei centri abitati circostanti, tra cui Montecompatri. Fu in questo periodo che si svilupparono le costruzioni del Borgo Ghetto e sorse una chiesa più ampia, dedicata inizialmente a Santa Brigida. Solo verso il 1600, questa chiesa assunse il titolo di Santa Maria Assunta in Cielo.

Il Restauro del XVII Secolo

Dal 1630 al 1633, la chiesa subì un importante restauro finanziato dal popolo e dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese. La facciata fu progettata dall’architetto Carlo Rainaldi, mentre la navata venne realizzata da Giovanni Battista Soria. La chiesa fu benedetta il 5 maggio 1633 dal vescovo di Camerino, Giovanni Altieri, con il permesso del cardinale Marcello Lante, vescovo di Frascati, e consacrata nel 1773 dal cardinale Enrico Benedetto Stuart, duca di York.

Descrizione Storica e Architettonica

Una descrizione della chiesa dell’epoca è fornita dall’arciprete Valeriano Marini, che documentò la struttura con una navata contenente sette altari. Originariamente, il campanile si trovava dove oggi è situata la cappella della Madonna di Loreto. Nel 1828, le tre campane più grandi furono collocate sulla Torre, un’antica vedetta romana e successivamente maschio del castello, insieme all’orologio.

Ampliamenti e Ristrutturazioni del XIX Secolo

Con l’aumento della popolazione, la chiesa divenne insufficiente, portando alla necessità di un ampliamento. Nel 1865, in occasione della visita di Papa Pio IX a Montecompatri, le autorità locali chiesero un sussidio per l’ampliamento della chiesa. Papa Pio IX rispose scherzosamente suggerendo di raccogliere le monete d’oro usate per tappezzare il percorso della sua carrozza, ma promise anche aiuto con la mano d’opera.

Nel 1876, sotto la guida di un comitato per l’ampliamento e con un progetto dell’architetto Carimini (poi modificato dall’architetto Leonori), iniziarono i lavori concreti. Il benefattore Luigi Nardella finanziò l’interno della chiesa e l’altare maggiore in marmo. Tuttavia, il terremoto del 1899 causò il crollo di parte della volta mal costruita.

Il XX Secolo e i Lavori di Restauro

Nel 1900, don Dario Ciuffa spese oltre 30.000 lire per la copertura in piombo della cupola e del catino dell’altare. Successivamente, si livellò il pavimento della chiesa vecchia, 90 centimetri più alto della nuova, con l’installazione di lastre di peperino. Nel 1901, il cardinale Serafino Vannutelli consacrò la nuova chiesa.

Nel 1928, si intrapresero il restauro radicale della torre campanaria e la sistemazione delle campane. I lavori si conclusero nel 1933 con il rifacimento della cantoria, la sostituzione dei vetri alle finestre e la decorazione delle cappelle laterali. Nel 1935, il cardinale Michele Lega innalzò parte dei saloni parrocchiali e la benefattrice Amalia Lanza Carli terminò il progetto con la costruzione di due sale presso la porta laterale della chiesa.

1 Commento
  1. Bella la chiesa in stile barocco ☺️

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