Santuario della Madonna di Loreto

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Santuario della Madonna di Loreto

Strada per Loreto-via Chiesa di Loreto, 23022 Chiavenna SO

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Orari di Apertura

  • Domenica e Festivi: 14-17:30

Info

Il Santuario della Madonna di Loreto a Chiavenna è un gioiello architettonico e religioso che risale al 1618, uno dei primi luoghi di culto dedicati alla Madonna di Loreto in Lombardia. La sua fondazione si rifà alla tradizione della Santa Casa di Loreto, trasportata miracolosamente da Nazareth a Loreto in Italia nel 1294, passando prima da Tersatto, oggi parte di Fiume in Croazia.

Le Origini del Santuario

Il santuario fu costruito su iniziativa degli abitanti della vicinanza di Dragonera, che nel marzo 1618 decisero di erigere una chiesetta sul pendio delle Alpi Retiche, destinata a diventare un luogo di preghiera e rifugio spirituale per la comunità. Il 27 marzo di quell’anno, l’arciprete Giovan Pietro Paravicini posò la prima pietra e, pochi mesi dopo, il 5 luglio, benedisse l’edificio, donando anche una preziosa statua della Madonna con Bambino, scolpita in legno e dipinta a Milano.

Espansioni e Sviluppi Architettonici

Il santuario originale, di dimensioni corrispondenti a quelle della Santa Casa di Loreto, subì numerose modifiche ed espansioni nel corso dei secoli. Già nel 1625 fu aggiunta una cappella sul lato destro, e successivamente, una cappella simmetrica venne costruita a sinistra. Queste prime aggiunte diedero al santuario una configurazione più complessa, che continuò a evolversi con il passare degli anni.

Tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, furono estese le cappelle laterali e aggiunta una nuova area davanti alla Santa Casa, completata con una facciata dotata di tre porte. Questo sviluppo architettonico culminò con la costruzione di due campanili, il primo eretto a sinistra della facciata e il secondo costruito simmetricamente solo nella seconda metà del XVIII secolo. La balconata, costruita a partire dal Seicento, fu completata nel 1730, conferendo al santuario un aspetto monumentale.

Elementi Artistici e Decorativi

All’interno della Santa Casa, uno degli elementi più pregiati è l’altare seicentesco in radica di noce, opera di frate Giuseppe da Molteno, che ospita la statua originale della Madonna con Bambino. Questo altare proviene dalla chiesa di San Giuseppe, parte del convento dei Cappuccini di Chiavenna, soppresso durante le riforme napoleoniche.

Un altro altare di grande rilevanza si trova all’esterno della Santa Casa, ornato da un grande dipinto raffigurante l’Annunciazione, realizzato da Giacomo Guglielmetti di Mendrisio nel 1716. Guglielmetti è anche l’autore di altre opere presenti nel santuario, tra cui 16 tele raffiguranti episodi della vita della Madonna, commissionate da varie famiglie del luogo.

L’altare maggiore in marmo, situato nella parte principale della chiesa, fu realizzato da Gabriele Longhi di Viggiù nel 1797. La balaustra che delimita il presbiterio, insieme al pavimento, è invece opera di Pietro Pirelli di Varenna, realizzata nel 1892.

Le eleganti acquasantiere in pietra ollare, datate 1769 e 1779, sono posizionate ai lati dell’ingresso principale e rappresentano un altro esempio dell’arte raffinata che decora il santuario.

Cappelle Laterali e Opere di Devoti

La cappella di sinistra custodisce un altare in legno dipinto, proveniente dalla chiesetta di Santa Rosalia, costruita durante l’epidemia di peste del 1629-30 e soppressa nel 1939. La pala d’altare raffigura Santa Rosalia tra gli appestati, una devozione introdotta a Chiavenna da emigranti locali.

Nella cappella di destra, invece, si può ammirare un grande crocifisso seicentesco in legno, proveniente dalla chiesa di San Pietro del convento delle suore agostiniane, anch’esso soppresso nel 1810. Qui si trova anche una statua in legno intagliato della Madonna, che originariamente adornava la nicchia esterna della facciata.

Tra le opere di particolare interesse nella navata sinistra, vi sono dipinti settecenteschi che raffigurano il trasporto della Santa Casa, oltre a un ex voto su tela, datato ai primi decenni del XVII secolo, in cui il santuario è rappresentato ancora con un solo campanile.

Il Tesoro del Santuario

Alcune delle opere più preziose del santuario sono oggi conservate presso il Tesoro della collegiata di Chiavenna. Tra queste spiccano una croce seicentesca, donata dagli emigranti a Venezia, e due tele di notevole valore: una raffigurante la Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Giuseppe, acquistata nel 1627, e l’altra rappresentante l’Incoronazione della Madonna dalla Trinità, attribuita ai fratelli Giovan Battista e Giovan Paolo Recchi di Como.

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