Santuario di San Matteo Apostolo

Scopri tutte le informazioni su Santuario di San Matteo Apostolo, santuario santuario nel comune di San Marco in Lamis.

Vi forniamo tutte le informazioni sulle parrocchie di Foggia e provincia.

Santuario di San Matteo Apostolo

via convento san Matteo San Marco in Lamis

Orari Messe

  • Lunedì-Venerdì: 9, 19
  • Sabato: 9, 19
  • Domenica e Festivi: 9, 10:30, 12, 18, 19

Orari di Apertura

  • Lunedì – Domenica: 7-12:45, 15-21

Info

Il Santuario di San Matteo Apostolo, situato a pochi chilometri da San Marco in Lamis alle pendici del monte Celano, è uno dei più affascinanti e storicamente significativi luoghi di culto della Puglia. Originariamente conosciuto come il “convento di San Giovanni in Lamis”, questo monastero ha attraversato secoli di storia, trasformazioni e rivolgimenti, mantenendo intatta la sua importanza spirituale e culturale.

Le origini e la storia del santuario

Le origini del santuario sono incerte, ma si ipotizza che la sua fondazione risalga all’epoca longobarda. Già tra il IV e il V secolo, l’area ospitava una chiesa e un ospizio che accoglievano i pellegrini diretti a Monte Sant’Angelo, luogo sacro di grande richiamo per la devozione all’Arcangelo Michele. Questa funzione di rifugio per i pellegrini era strategica, dato che il monastero si trovava lungo la via Francigena, a un giorno di cammino dalla celebre grotta di San Michele.

Il primo documento certo che menziona il convento risale al 1007, quando era gestito dai monaci benedettini con il nome di “San Giovanni de Lama”. Già allora, il monastero godeva di grande importanza sociale e spirituale, tanto da contribuire alla nascita del borgo di San Marco in Lamis, sviluppatosi attorno al convento come centro di pastori e pellegrini.

Nel corso dei secoli, il santuario attraversò fasi di declino, in particolare quando l’ordine benedettino fu indebolito da lotte interne alla Chiesa. Nel 1311, Papa Clemente V affidò il monastero ai Cistercensi, ma solo nel 1568, con l’arrivo dei Frati Minori Osservanti, il santuario ritrovò nuovo splendore. Questo rinascimento fu ulteriormente alimentato dall’arrivo di una preziosa reliquia: un dente molare attribuito all’apostolo Matteo, donato dal Duomo di Salerno. Da quel momento, il convento divenne noto come “convento di San Matteo”, accrescendo la sua fama e attirando un numero sempre maggiore di pellegrini.

L’architettura del santuario

Il Santuario di San Matteo ha subito numerose modifiche architettoniche nel corso dei secoli, riflettendo gli eventi storici che lo hanno attraversato. Inizialmente, la struttura aveva l’aspetto di una fortezza, con possenti contrafforti e una posizione dominante sulla valle dello Starale. La sua funzione difensiva era evidente nella configurazione originaria, progettata per proteggere la comunità monastica e i pellegrini.

La facciata principale del convento è stata arricchita nel 1838 con una monumentale scalinata che conduce all’ingresso principale. Da qui, si accede a una serie di archi e vele che conducono al chiostro rettangolare, elemento architettonico che ricorda le origini benedettine del monastero. Dal chiostro, si può ammirare un loggiato cinquecentesco e un piazzale medievale con un imponente pozzo sormontato da una statua dell’arcangelo Michele.

La chiesa del santuario, ad un’unica navata, ospita un altare decorato con pregiati marmi policromi realizzati da maestri napoletani. Al di sopra dell’altare, si trova la statua di San Matteo, una curiosa opera lignea del 1596. Originariamente raffigurante un Cristo, la statua fu modificata da un frate che aggiunse una penna alla mano della figura, trasformandola in una rappresentazione dell’evangelista Matteo. La scultura, realizzata in legno d’olivo garganico, è uno degli elementi più preziosi del santuario.

All’interno della chiesa, i visitatori possono ammirare resti di affreschi medievali, tra cui la raffigurazione di San Francesco in visita sul Gargano e un’immagine di San Giovanni Battista. Vi sono anche altari laterali in stile barocco, dedicati a vari santi, tra cui San Giuseppe, Sant’Antonio da Padova e l’Immacolata Concezione.

Il patrimonio culturale e artistico

Il Santuario di San Matteo non è solo un luogo di culto, ma anche un centro culturale di grande rilevanza. Tra i suoi tesori, spicca la biblioteca, intitolata a padre Antonio Fania da Rignano Garganico, che conta oltre 60.000 volumi. La biblioteca è ospitata in ambienti un tempo utilizzati come stalle, ed è riconosciuta come una delle più importanti della Capitanata. Essa custodisce anche una notevole collezione di opere d’arte, tra cui antiche Bibbie, mappe storiche e un manoscritto della Divina Commedia.

Il convento ospita inoltre numerose opere d’arte, tra cui dipinti di artisti locali come Filippo Pirro, che ha ritratto importanti figure francescane. Il coro ligneo dell’abside, risalente al 1600, è un’opera d’arte intagliata dai frati minori del convento, mentre le lunette del coro ospitano una Via Crucis realizzata in cartapesta e terracotta dall’artista Salvatore Bruno.

3 Commenti
  1. Per la conversione di mio fratello e la serenità in famiglia.
    Per papà e familiari defunti.
    Per i sacerdoti e il seminarista che sostengo con la mia preghiera e le loro intenzioni.
    Per i defunti le intenzioni e I bambini adottati a distanza dal gruppo S. Legno della Croce

  2. Per la salute e la serenità di Nella e a suffragio di papà Lino, mamma Lina e la sorella Rosaria

  3. Preghiera per i defunti Giacinto e Giovanni Occhionero

Lascia un commento