Scopri tutte le informazioni su Chiesa dei Santi Martiri Gervaso e Protaso, chiesa parrocchiale nel comune di Lecco.
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Chiesa dei Santi Martiri Gervaso e Protaso
Via Antonio Fogazzaro, 26 23900 Lecco LC
- Tel: 0341364138
- Email: segreteria@parrocchiadicastello.it
- Sito: http://www.parrocchiadicastello.it/
Orari Messe
- Lunedì-Venerdì: 8:30
- Sabato: 18:30
- Domenica e Festivi: 8, 10:30, 18:30
Info
La Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, situata nel rione di Castello sopra Lecco, è uno degli edifici sacri più antichi e significativi della città lombarda. Fondata intorno alla fine del XIII secolo, la chiesa rappresenta un’importante testimonianza della storia religiosa e architettonica della zona, con una storia ricca di trasformazioni e ristrutturazioni che riflettono le diverse epoche storiche e le esigenze della comunità locale.
Storia
Le prime menzioni documentate della chiesa risalgono alla fine del Duecento, con riferimento al Liber Notitiae Sanctorum Mediolani compilato da Goffredo da Bussero, che attesta l’esistenza di due altari laterali dedicati a San Giovanni Apostolo e a San Nazaro. Originariamente costruita in stile romanico, la chiesa subì numerose modifiche nel corso dei secoli, alcune delle quali sono state messe in luce da restauri effettuati nel Novecento, durante i quali sono stati ritrovati un affresco tardogotico, basamenti di antiche colonne e una monofora del presbiterio.
Nel 1337, la chiesa venne insignita della dignità prepositurale con la nomina del chierico lecchese Giacomo Bertaroni a Prevosto. Tuttavia, a seguito degli scontri tra le truppe malatestiane e quelle viscontee nel XV secolo, la chiesa subì gravi danni, venendo privata degli arredi e persino della campana, trasferita nella chiesa di San Nicolò. Questo evento portò all’abbandono temporaneo della chiesa da parte del clero, che si trasferì entro le mura del borgo di Lecco.
Nonostante queste difficoltà, la chiesa rimase formalmente la sede del Prevosto, rendendo necessaria una riconsacrazione, avvenuta il 24 agosto 1480. Nel 1514, il cappellano Stefano Gazzari, esponente di una delle famiglie più influenti del territorio, avviò ulteriori lavori di rinnovo, concentrandosi sulla zona presbiteriale e sui decori. Nel 1584, la sede prepositurale fu definitivamente trasferita alla chiesa di San Nicolò, segnando l’inizio di una nuova fase di rinascita per la parrocchiale, che divenne il centro spirituale e sociale del rione di Castello.
La chiesa assunse la sua forma attuale nel 1614, con l’estensione delle navate, e l’altare maggiore fu riconsacrato nel 1600 da Filippo Archinto, vescovo di Como. Un ulteriore elemento di rilievo era l’antico battistero plebano, un piccolo edificio a pianta quadrata situato all’esterno della chiesa, purtroppo scomparso nel tempo.
Architettura
L’architettura della Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso riflette l’evoluzione stilistica avvenuta nel corso dei secoli. L’attuale facciata, di stile barocco, risale ai primi anni del Settecento, con il portale principale datato 1705. Tuttavia, la parte superiore della facciata è stata alterata da aggiunte risalenti al 1926, con ulteriori restauri effettuati nel 2004 che hanno interessato anche il tetto. Il campanile, inizialmente costruito da Giuseppe Zanoia nel XVIII secolo, fu completamente rifatto nel 1816 su progetto dell’architetto Giuseppe Bovara.
Tra il 1873 e il 1880, venne scartata l’idea di demolire l’antico edificio per far posto a una nuova chiesa disegnata dall’architetto Giuseppe Pestagalli. Invece, si optò per un completo rinnovamento degli interni, adornati con due grandi affreschi nella cappella maggiore, opere del pittore bergamasco Giuseppe Carsana. Tra il 1926 e il 1930, venne costruita la grandiosa cappella del Crocifisso e l’altare a destra del transetto, dove fu collocata la statua del Sacro Cuore, oltre a nuovi affreschi raffiguranti il ritrovamento dei corpi dei santi Gervasio e Protasio.
All’interno della chiesa, si trovano numerose opere d’arte di grande valore, tra cui un organo con ante dipinte, due affreschi nella cappella maggiore raffiguranti il Primato di Pietro e una Predicazione di Gesù, e la cappella del Crocifisso, che ospita statue di epoca barocca. L’altare maggiore in marmo risale al Settecento, mentre le cappelle della Madonna del Rosario e di San Giuseppe arricchiscono ulteriormente l’ambiente sacro. Di particolare interesse è anche la statua del Sacro Cuore, donata dall’Acciaieria e Ferriera del Caleotto.
Oggi, la chiesa dei Santi Gervaso e Protaso rimane un luogo di culto attivo e un’importante testimonianza del patrimonio storico e artistico di Lecco, con alcuni resti visibili della struttura quattrocentesca che richiamano le sue antiche origini e la sua evoluzione nel corso dei secoli.