Chiesa di Nostro Signore del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi

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Chiesa di Nostro Signore del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi

Via Giovanni Battista De Rossi 46 Roma

Orari Messe

  • Lunedì-Venerdì: 7, 8:30, 18:30 (nella cappella dell’adorazione)
  • Sabato: 18:30
  • Domenica e Festivi: 9, 11 19:30

Confessioni

  • Lunedì-Sabato: 9-11, 17-18
  • Domenica: 18-19
Note: Quando possibile anche la domenica mezz’ora prima delle Sante Messe.

Orari di Apertura

  • Lunedì-Sabato: 7-12, 16:30-19:30
  • Domenica: 8:30-13, 17:30-20:30

Rosario

  • Lunedì – Sabato: 18

Adorazione Eucaristica

  • Lunedì-Mercoledì: 9-11, 16:30-17:30
  • Giovedì: 19-20 (comunitaria)
  • Venerdì: 9-11, 16:30-17:30
  • Domenica: 18-19

Lodi

  • Lunedì – Sabato: 7:30

Vespri

  • Lunedì – Sabato: 17:30

Info

La Chiesa di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e dei Santi Martiri Canadesi, situata nel quartiere Nomentano a Roma, rappresenta un capolavoro dell’architettura religiosa del XX secolo, strettamente legata alla Congregazione del Santissimo Sacramento. La sua costruzione ebbe inizio nel 1948, a seguito della decisione della Congregazione di creare una nuova sede per la curia generalizia nella Capitale. La chiesa nacque da una condizione posta dal Vicariato di Roma: l’edificio non doveva solo servire come sede per i religiosi, ma doveva anche includere una chiesa aperta al pubblico e dedicata ai bisogni pastorali della zona circostante, in rapida crescita.

La nascita del progetto

Il primo progetto presentato per la costruzione della chiesa fu respinto, poiché giudicato inadeguato per il contesto pastorale e non in armonia con l’ambiente circostante. Solo nel marzo del 1950, l’architetto Bruno Maria Apollonj Ghetti riuscì a ottenere l’approvazione del Consiglio di Antichità e Belle Arti, con un progetto che combinava elementi moderni e tradizionali, riuscendo a catturare lo spirito di devozione che la chiesa doveva incarnare. I lavori di costruzione iniziarono poco dopo e si conclusero nel 1955. Il 14 giugno di quell’anno, la chiesa fu inaugurata e, il 19 ottobre successivo, eretta a parrocchia con decreto del cardinale vicario Clemente Micara.

Poco dopo, il titolo originale della chiesa, dedicata a “Nostra Signora del Santissimo Sacramento”, fu ampliato con l’aggiunta dei “Santi Martiri Canadesi”. Questo cambiamento segnò il ruolo della chiesa come chiesa nazionale del Canada a Roma, e il 1º novembre 1962, il cardinale canadese Paul-Émile Léger la consacrò solennemente.

Un’importanza comunitaria

Oltre alla sua funzione liturgica e pastorale, la chiesa ha giocato un ruolo significativo nella storia religiosa contemporanea italiana. Nel 1968, divenne il luogo in cui nacque la prima comunità italiana del Cammino Neocatecumenale, un movimento di riscoperta della fede cristiana che ha avuto grande diffusione nel corso degli anni.

L’architettura: una foresta di pietra

L’architettura della chiesa è unica e ispirata al sacrificio dei primi missionari martiri canadesi, che persero la vita nelle foreste del Canada nel XVII secolo. L’architetto Apollonj Ghetti si ispirò a questo simbolismo per progettare la struttura interna della chiesa: una successione di ogive paraboliche che, partendo dal suolo, si slanciano verso l’alto come fasci di palme stilizzate. Questi elementi creano un effetto che richiama una foresta, in cui le crociere si ripetono e si intrecciano, evocando un senso di continuità e protezione.

La chiesa è arricchita da un altare maggiore molto significativo, con un ostensorio realizzato da Francesco Nagni. L’architettura è coronata da un baldacchino decorato con rilievi che culminano in una suggestiva Crocifissione scolpita dall’artista Angelo Biancini. Tutti questi elementi convergono per creare uno spazio liturgico solenne e maestoso, ma allo stesso tempo accogliente.

Luce e colori: le vetrate artistiche

Un altro elemento distintivo dell’edificio sacro è costituito dalle splendide vetrate che lo illuminano. Queste sono opera di due grandi artisti: Marcello Avenali e Giovanni Hajnal, e raffigurano scene bibliche e simboli religiosi, in particolare legati al tema dell’eucaristia, che è al centro della spiritualità della Congregazione del Santissimo Sacramento. Le vetrate non solo decorano, ma svolgono un ruolo fondamentale nel creare un’atmosfera sacra attraverso il gioco di luci colorate che si riflettono all’interno della chiesa, infondendo un senso di spiritualità e misticismo.

La cripta e i confessionali

All’interno della chiesa, l’ingresso conduce direttamente a una doppia rampa di scale che porta alla cripta, dove si trova il battistero, un ulteriore spazio sacro che enfatizza la funzione pastorale della chiesa. Di notevole valore artistico sono anche i confessionali, realizzati da Giovanni Hajnal, che ha inserito vetri policromi raffiguranti scene bibliche legate al sacramento della confessione.

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