Chiesa di San Policarpo

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Chiesa di San Policarpo

P.zza Aruleno Celio Sabino 50 Roma

Orari Messe

  • Lunedì-Venerdì: 8:30, 18:30
  • Sabato: 8:30, 18:30
  • Domenica e Festivi: 8:30, 10, 11:30, 17, 19

Confessioni

  • Giovedì-Sabato: 17-20

Orari di Apertura

  • Tutti i giorni: 8-12, 16-20

Adorazione Eucaristica

  • Giovedì: 16:30-21:30

Info

La Chiesa di San Policarpo rappresenta un esempio raro e affascinante di architettura sacra degli anni ’60 a Roma, combinando stili moderni con elementi tradizionali dell’architettura religiosa.

1) Storia La Chiesa di San Policarpo, situata al limite della città di Roma, porta con sé una storia ricca e affascinante. Fu il Cardinale Vicario Clemente Micara che, con il decreto “Paterna sollecitudine”, decretò l’erezione della sede parrocchiale il 3 settembre 1960. L’edificazione della chiesa, su progetto di Giuseppe Nicolosi, ebbe inizio nel 1964 e si concluse nel 1967. Fu inaugurata ufficialmente il 15 luglio 1967 dal cardinale vicario Luigi Traglia. Di notevole rilievo è stato il contributo di don Sisto Gualtieri, primo parroco della chiesa per quasi trent’anni. Durante il periodo di costruzione, la zona circostante era socialmente problematica, particolarmente nelle aree baraccate. La chiesa ha anche avuto il privilegio di ricevere due visite pastorali da Giovanni Paolo II, nel 1982 e nel 1990. Dal 14 febbraio 2015, la chiesa detiene l’omonimo titolo cardinalizio.

2) Descrizione

  • Situazione Urbanistica Quando San Policarpo fu costruito, il quartiere era essenzialmente periferico e ancora in sviluppo. L’edificio ecclesiastico, però, spicca nel paesaggio, in particolare per il suo dialogo con il vicino Parco degli Acquedotti. I mattoni esterni della chiesa, ispirati all’opus vittatum, richiamano le architetture dei vicini acquedotti. La chiesa di San Giovanni Bosco, non lontana da San Policarpo, contrasta fortemente con quest’ultima sia per i materiali usati sia per le forme architettoniche. San Policarpo, di notte, si presenta come una lanterna nel quartiere, grazie alle lastre vitree che diffondono una luce bianca dall’interno.
  • Esterno La chiesa si distingue per le sue pareti esterne autoportanti fatte di mattoni. La sua struttura è prolungata sull’asse longitudinale, terminando in un piccolo pronao all’entrata. Al di sopra, una struttura stellata, che non può essere classificata né come tiburio né come cupola, domina l’edificio. Questa struttura culmina in una guglia a forma di lanterna.
  • Interno L’interno della chiesa è dominato da una pianta essenzialmente esagonale. Sei pilastri in cemento armato sorreggono la struttura superiore, collegati da travi che formano una stella di David. Il tetto, formato da sei superfici romboidali, converge al punto più alto della chiesa. Le pareti interne sono caratterizzate da mattoni accuratamente incastrati, costituendo l’elemento decorativo principale. La chiesa ospita anche una vetrata policroma verticale e un crocefisso medievale di scuola umbra. Una caratteristica distintiva è la Via Crucis, realizzata utilizzando chiodi di varie dimensioni per raffigurare paesaggi e personaggi biblici.
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