Scopri tutte le informazioni su Chiesa di San Nicolò Vescovo, chiesa sussidiaria nel comune di Treviso.
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Chiesa di San Nicolò Vescovo
Via San Nicolò, 50 31100 Treviso TV
- Tel: 0422548626
- Email: parrocchiasannicolotv@gmail.com
- Sito: www.sannicolotreviso.it/
Orari Messe
- Sabato: 18:30
- Domenica e Festivi: 10:30, 18:30
Orari di apertura
- Lunedì-Domenica: 8:30-12, 15:30-18
Info
Il Tempio di San Nicolò è una delle più imponenti costruzioni religiose di Treviso, superando per dimensioni perfino il Duomo cittadino. Situata nella parte sud-occidentale del centro storico, sulla riva sinistra del Sile, la chiesa si trova in un’area in gran parte ricostruita dopo i bombardamenti del 1944. Annesso al tempio è presente l’ex convento domenicano, oggi sede del seminario vescovile.
Storia
La presenza dei frati domenicani a Treviso risale al 1221, grazie all’invito diretto del Comune, che garantì anche un contributo di 500 lire per la costruzione della chiesa e del convento. Il terreno fu acquisito nella zona sud-occidentale della città, all’interno delle mura recentemente erette, dove già esisteva una cappella dedicata a San Nicola.
La nuova chiesa era consacrata già nel 1282, come testimoniato da un documento che la descrive come modello per la costruzione della chiesa di Santa Margherita degli Eremitani. Era una struttura di dimensioni notevoli per l’epoca: circa 49 metri di lunghezza e 14 di larghezza.
Tra gli eventi storici rilevanti, si ricorda la presenza nel convento di Nicolò Bocassino, futuro papa Benedetto XI. Divenuto cardinale e poi papa, il pontefice finanziò generosamente l’ampliamento del complesso monastico, lasciando un segno indelebile nella storia della chiesa. Secondo alcune tradizioni, Benedetto XI avrebbe anche espresso l’intenzione di trasferire la sede pontificia a Treviso.
Architettura
Esterno
La chiesa, costruita in stile lombardo-gotico, presenta una pianta a croce latina in laterizio, con tre navate e cinque cappelle terminali. Nonostante la grandiosità della struttura, gli elementi di tradizione romanica emergono chiaramente nella compattezza delle murature, nelle leséne e nelle cornici ad archetti pensili. Questo contrasto è ulteriormente accentuato dallo slancio ascendente delle linee architettoniche, evidenziato dalle alte finestre incorniciate in pietra bianca e dall’altissimo campanile.
La facciata, caratterizzata da un grande rosone ornato di terrecotte, termina con un profilo ad angolo acuto che ne accentua l’elevazione verticale. Tuttavia, le dimensioni relativamente limitate del sagrato ne ostacolano una piena fruizione estetica. Sul lato settentrionale e verso le absidi si apre invece una visuale più ampia, ma l’intera struttura risente di un contesto urbanistico che non le rende piena giustizia.
Interno
L’interno, di dimensioni monumentali, si estende per circa 88 metri di lunghezza, con un’altezza di oltre 33 metri. La divisione in tre navate è resa armoniosa dalla disposizione delle dodici colonne cilindriche (dieci in laterizio e due in pietra) che sostengono il soffitto ligneo carenato. La luminosità dell’ambiente è arricchita dai toni caldi del mattone, creando un’atmosfera suggestiva.
Tra gli elementi artistici di spicco, si trovano gli affreschi di Tommaso da Modena, che decorano alcune colonne con figure di santi, tra cui San Girolamo, Santa Agnese e San Romualdo. L’abside gotica, slanciata e decorata con alte finestre strette, ospita opere scultoree e pittoriche di grande pregio, tra cui il monumento funebre di Agostino Onigo e una tavola raffigurante la Madonna in trono con santi, attribuita a fra Marco Pensaben e completata da Giovanni Gerolamo Savoldo.
Fenomeno del solstizio d’inverno
Un dettaglio singolare dell’architettura di San Nicolò è l’orientamento della chiesa, che al solstizio d’inverno permette ai raggi del sole di colpire con precisione sei medaglioni decorativi disposti lungo il lato nord. Questo fenomeno sottolinea l’attenzione dei committenti e dei mastri costruttori verso una simbologia cosmica e spirituale.
Organi a canne
Sulla navata destra si trova un grande organo realizzato da Gaetano Callido nel XVIII secolo, con le ante decorate da Giacomo Lauro. Questo strumento è affiancato da un organo positivo più recente, costruito nel 2017 da Francesco Zanin. Entrambi gli strumenti arricchiscono le celebrazioni liturgiche della chiesa.
Il Seminario Vescovile
Dal 1840, l’ex convento domenicano è sede del seminario vescovile di Treviso. Tra gli spazi più significativi del complesso, spicca la sala del capitolo, decorata con un vasto affresco di Tommaso da Modena raffigurante abati e personaggi illustri. Questo ciclo pittorico è noto per includere la prima rappresentazione storica degli occhiali da vista, un dettaglio che sottolinea l’importanza culturale e artistica del luogo.