Chiesa di San Clemente a Sociana

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Chiesa di San Clemente a Sociana

Via Giuseppe Verdi, 1, 50066 San Clemente FI
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Info

La Chiesa di San Clemente a Sociana, situata nella frazione di San Clemente nel comune di Reggello, Firenze, rappresenta uno straordinario esempio di architettura sacra toscana, in cui storia e arte si intrecciano profondamente. Sebbene si trovi nel territorio di Reggello, la sua vicinanza geografica alla propositura di Santa Maria Immacolata di Rignano sull’Arno l’ha portata a dipendere da questa parrocchia, pur mantenendo il suo posto nel Vicariato fiorentino.

Storia della Chiesa

Le prime testimonianze dell’esistenza della chiesa risalgono al 1260, quando faceva parte del piviere di Rignano. Questo legame con il territorio circostante, che la vede come uno dei punti di riferimento religiosi e culturali dell’epoca, si è mantenuto saldo nel tempo, anche se nei primi anni della sua storia la chiesa risultava ancora incompleta. Nel 1564, durante una visita pastorale del vescovo Pietro Camaiani, venne infatti annotato che San Clemente non era stata ancora consacrata e mancava anche di un cimitero. La consacrazione arrivò solo nel 1580, probabilmente a seguito di lavori di restauro o miglioramenti decorativi. In questo periodo, si sottolineò la necessità di un nuovo ciborio per sostituire quello esistente, ritenuto inadatto, mentre la pala dell’altare non incontrava i gusti del vescovo.

Nel corso dei secoli, la chiesa subì diversi interventi di restauro e ampliamento. Uno dei più significativi avvenne nel 1733, durante il quale vennero aggiornati anche gli elementi decorativi. Successivamente, nel 1877, il presbiterio fu ampliato e vennero probabilmente eliminati gli ornamenti settecenteschi. L’intervento che modificò più radicalmente l’aspetto esterno della chiesa fu però quello del 1948, che portò la facciata alla forma attuale, nascondendo così molti degli elementi architettonici originali.

L’Architettura e le Opere d’Arte

San Clemente a Sociana è una chiesa a navata unica, un impianto che favorisce l’intimità e il raccoglimento, ideale per accogliere le opere d’arte che vi sono conservate. La parete destra ospita una tavola di Girolamo Macchietti e della sua bottega, risalente al 1577-1578, raffigurante la Vergine Assunta insieme ai santi Giovanni Evangelista, Francesco, Girolamo e Giovanni Battista. Sul lato sinistro, invece, si trova una pala di Domenico Buti, in cui sono ritratti San Michele Arcangelo, San Clemente papa e San Girolamo, una testimonianza dell’arte sacra fiorentina della fine del XVI secolo.

Nel 1822, la chiesa arricchì il proprio patrimonio artistico con due sculture quattrocentesche di notevole pregio: un bassorilievo marmoreo di Antonio Rossellino, che raffigura la Madonna col Bambino, e una coppia di angeli reggicandelabro di Mino da Fiesole, entrambi esempi eccelsi della scultura rinascimentale toscana. Queste opere si inseriscono armoniosamente nello spazio sacro, aggiungendo alla chiesa un tocco di solennità e bellezza.

Tra le altre opere d’arte conservate nella chiesa, merita menzione un tabernacolo con Cristo risorto attribuito a Giovanni del Brina, che si distingue per la sua intensità spirituale. La collezione include anche una Sacra Famiglia di scuola toscana del XVIII secolo e un frammento di polittico della scuola di Agnolo Gaddi, inserito in una mostra cinquecentesca.

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